Edificate da privati cittadini come atto di devozione o di riconoscenza per una grazia ricevuta verso i santi e la Madonna, le edicole votive aversane sono da sempre espressione dell'arte e della religiosità popolare. ll termine edicola, originariamente, era riferito solo alle cappelle che sorgevano isolate dagli altri edifici, e che nella loro impostazione riproducevano una chiesetta, e al cui interno contenevano un altare e l’immagine del santo a cui erano dedicate.

 

 

    Le edicole votive stradali, “le madonnelle” , sono una caratteristica abbastanza ricorrente della città di Aversa. Rappresentano un patrimonio unico e spesso dimenticato o poco valorizzato ma comunque sempre oggetto di venerazione testimoniata da fiori e lumini perenni. Realizzate in proprio, divenivano punto di riferimento per tutto il vicinato come luogo integrativo di culto per recitare il rosario o semplici orazioni nel corso della giornata.

    Diverse sono le tipologie architettoniche e iconografiche riscontrabili sulle edicole in Aversa in quanto sono state realizzate in epoche diverse in cui prevalevano stili alquanto difformi utilizzando elementi decorativi molto vari (cornici a stucco o in legno, baldacchini, mensole ecc.). Spesso davanti a tali edicole ardeva una fiammella che fino al XIX sec. era anche l’unica fonte di illuminazione stradale. In passato le edicole votive venivano poste a protezione di una casa o di una strada ed erano le corporazioni di mestiere (i coronari, i macellai, gli ortolani, i pescatori, i sediari ecc.) e le donne, che in genere tenevano viva la devozione per questa o quella immagine sacra votiva.

    Chi si addentra nei vicoli, nelle Piazze di Aversa storica può ammirarle esposte su un angolo della facciata principale o collocate in posti più nascosti ma certamente più intimi. Spesso, però, le edicole sono aggredite dal tempo e dall'incuria e per questo corrono gravi rischi di scomparire. Basta alzare gli occhi per apprezzare ciò che di bello c’è in città anche in luoghi impensabili. Se si tiene conto del loro immenso valore come testimonianza di fede degli uomini di un tempo, si capisce che esse vanno salvate al di là del loro più o meno grande valore artistico.

 

    Esse sono in genere opera di artisti o di artigiani locali, per lo più rimasti anonimi perché questa forma d'arte era ritenuta minore ma non mancano di sicuro nomi e stili illustri che verranno alla luce con il restauro. Le edicole sono il luogo dei Santi e sono lo strumento della mediazione tra l’uomo e Dio. Chiaramente la maggior parte di esse vede rappresentata la Madonna, massimo potere di intercessione verso Gesù. Erano e sono gli abitanti del quartiere, della via, del cortile a prendersi cura dell’edicola con qualche fiore o con un lumino.

    Osservando le opere in questione ho rilevato che le principali forme di degrado sono di natura fisica, chimica e biologica e i fattori naturali caratterizzati da escursioni termiche, dalla presenza di acqua in tutte le sue forme di aggregazione e dallo smog cittadino.

    Il degrado degli affreschi è correlato al deterioramento dei materiali che lo compongono. L'alterazione dei materiali è legata a sua volta ad una serie di processi naturali che sono in relazione, oltre che con caratteristiche chimiche e fisiche dell'oggetto in questione, anche con quelle dell'ambiente in cui l'opera è posta.

    L'umidità e l'incuria restano comunque le cause principali di degrado.

 

 

 

 

 

Il lavoro di ripristino tenderà pertanto a porre e mantenere nel tempo il manufatto stesso in una situazione di equilibrio relativamente stabile rispetto all’ambiente in cui esso è inserito.

    Errati sono stati anche i tentativi d’intervento eseguiti in anni passati.

"L’età di un’opera d’arte e quindi il suo normale inevitabile ed irreversibile invecchiamento costituiscono una caratteristica ed un valore che le sono propri. Riportare un’opera al suo antico splendore spesso non è sinonimo di un buon lavoro di restauro dato che questo tipo di operazione può comportare l’eliminazione di quelle parti che ne segnano l’età e quindi l’asportazione di parte dell’opera stessa".

Sulla pittura dell’opera sono state riscontrate diverse alterazioni.

    Importante e significativa è sicuramente “ l’ esfoliazione “  ossia il sollevamento di lamelle di colore di dimensioni diverse.

Anche la “polverulenza” ha avuto la sua importanza nel degrado delle opere. Essa è devastante in quanto il materiale allo stato di polvere è difficilmente recuperabile.

    Con l’intervento di restauro verranno anche ripristinate le adeguate illuminazioni e ripristinate la messa in sicurezza delle edicole.

 

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